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Dio del Cielo, qualcuno mi dica cosa è un dirham

Insomma bene.

Prima di partire per Dubai parlo con A.B. che con mio sommo stupore mi rivela che Siti ha scritto un libello proprio sul giuoiellino degli Emirati;  me ne vedo bene dal comprarlo per non irritarmi né donare nemmeno un centesimo di royalties alle esplorazioni rimorchiose dell'autore trascendenti dalla sua prostata che si suppone annoiata ma soprattutto stanca.
Scendo al Ritz Carlton, che mi pare sia uno dei pochi dall'architettura in orizzontale e faccio bene, ma non vorrei sprecarci una riga di più.
Riassumendo:
1) E' l'unico esempio di città non-luogo al mondo, è come se il suo aeroporto si dipanasse all'infinito nei suoi mall, nelle distese di grattacieli ad uso abitazione quasi tutti vuoti, tutti in vendita, tutti deprezzati rispetto a un anno fa, grattacieli che continuano a costruire senza senso fregandosene della bolla già evidentemente scoppiata.
2) La gente del non-luogo vive proprio come se transitasse per un aeroporto in attesa di una coincidenza e avviene in tutti i ceti sociali, dal pakistano col taxi, al ceylonese operaio, al broker inglese, al retailer italiano. Dubai è democratica in questo: restituisce a tutti lo stesso sguardo perso con delle impercettibili differenze; scrutando con attenzione hai la sicurezza della loro data di scadenza e ti fai il calcolo "questo resiste 7 anni, questo non ce la fa per più di 4 mesi ancora, questo non ce la fa ma deve mandare i soldi ad Islmabad alla famiglia, questo vorrebbe andare via ma non trova lavoro altrove". Sono tutti assemblabili ad una crew di aerolinea con la differenza che il loro sguardo verso una hostess o uno steward incontrati in discoteca restituisce malinconia e un po' di invidia. E per invidiare una cameriera di bordo ce ne vuole.
3) Il lusso arabo, si sa, è risibile.
4) Non si può usare il gps per orientarsi perché le highways cambiano ogni tre/quattro giorni e non ci stanno dietro con gli aggiornamenti.
5) Il desert-safari sarebbe bellissimo, non foss'altro che per cavalcare le dune in una jeep bisogna per forza derapare a velocità elevate che provocano paura e nausea , specialmente a me che quando l'ho intrapreso ero fresco di un gaszpacho asiatico.
6) Non si può stare nemmeno sotto l'ombrellone in spiaggia quando ci sono 49° no?
7) In un mall puoi scegliere se prendere un caffè da Dean&DeLuca o da Florian.
8) Non ci sono policies di esclusiva quindi in tutti i mall trovi tutti i brand possibili e immaginabili.
9) 6 gallerie d'arte in croce e nel business district; non ho notato nessun vero tentativo di happening culturale e quindi in questo Dubai è davvero contemporanea.

Tutto sommato bisognava farci un salto.

Rules



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