E' chiaro che la pacatezza, la tenzone educata al massimo scandalizzata, il clichè veterofiggicciotto di un corretto politichese illuminato e sognante, la paura di sporcarsi le mani e la bocca non vanno per niente bene: Veltroni con Berlusconi sbaglia e basta. Dovrebbe scendere nell'arena del cattivo gusto oratorio per fronteggiare tutti quei doppiopetto, lo spray aumentacapelli, gli alzatacchi di Diabolik, il cerone di Giammetti, le punture di Cialis, le Carfagnine, i Bondismi, il parrucchiere di Marina, eccetera. Lo provochi e lo porti sul terreno del Ridicolo senza arrossire. Non ci sono generazioni alle spalle, non ci sono retropensieri nè utopie: c'è solo un cheappone pronto a essere dileggiato. Ma è così difficile da capire?
Poi arrivano dei colpi di fortuna, perché non credo tanto ai complottismi, e "Repubblica" ha cavalcato il burinismo in maniera efficace; la cipperia brianzola declinata in cerone e attrazione verso troie di serie zeta fa molto ridere e al contempo imbarazzare perché non si è burini così manco in Bolivia. Si assiste ad una perdita di lucidità grave, perché affidare gli endorsement sulla propria integrità morale alla Santanché o a Rossella o attraverso le domande di Alfonso Signorini temo peggiorino la situazione del bigiottiere di palazzo Grazioli. Ci si tappa il naso pilatescamente al carico da novanta che la Chiesa può e deve attuare affinché si provochi la debacle totale di questo quindicennio assolutamente senza senso e del quale dobbiamo vergognarci arrossendo moltissimo e a vita con tanto di giorno dedicato alla shoah arcoriana.
e se emulando un molto più moderno Clinton (che i servizietti "gratis" già negli anni 90 se li faceva fare direttamente nella stanza ovale con la connivenza di Hillary...) si presentasse di fronte a tutti ammettendo di aver avuto "qualche cedimento senile"??
Scritto da: Binzi | 24/06/2009 a 11:24 m.