Sospensione di pubblicità
28/06/2013
Premetto che c'è poco da ridere.
Interno notte, camera da letto, un uomo accende l'abat-jour, sveglia la donna che gli dorme accanto dicendole: "Amore". E lei: "Che c'è?". E lui: "Devo controllare la freschezza". E lei: "A quest'ora?". E lui: "Eh sì, a quest'ora". La scena cambia e si vede lui che sbicicletta per strade deserte cittadine. Ricambia scena, lui è all'interno di un supermercato, accende l'interruttore principale della luce mentre una voce fuori campo ci spiega che: "Dovunque c'è un Conad c'è gente così, attenta alla qualità che parla attraverso tutti i colori e ai profumi della freschezza... " - l'uomo ravviva delle lattughe con le mani per poi odorare un limone significando intensità e serietà immotivatamente anali fino a scorgere in lontananza una cassetta di fragole - "... perché in Conad sulla qualità nessuno chiude mai un occhio". L'uomo addenta una fragola, a seguire il pay-off: "Conad, persone oltre le cose". Cose.
Vi faccio un altro esempio più breve (senza a stare a sceneggiarvelo, ché dalla noia non mi regge il dito): a una giovane ragazza disperata per un filarino andato a male, le cambia del tutto l'umore e le torna la serenità in viso a causa di una mozzarella Santa Lucia Galbani.
Ora dico io: se fossi la moglie dell'addetto Conad e mio marito mi svegliasse in piena notte non per scopare, ma perché deve uscire di casa ad odorar limoni, chiamerei la croce verde urlando molto forte "TSO!", invocando camicie di forza, dicendo chiaramente di togliermelo dalla vulva per sempre; se fossi l'ex fidanzato della ragazza a cui torna l'umore non perché se ne è fatta una ragione con un altro ma perché addenta una mozzarella, lo sgomento sarebbe tale da non riprendermi più, ma proprio più, e quasi quasi mi/le sparerei in bocca. Per non risultare irritante e per non ingenerare la sensazione d'esser presi per il culo, la sospensione dell'incredulità in pubblicità va (abbastanza) bene solo quando surfa derive umoristiche o anche sarcastiche; e se nel 2013 i creativi italiani pensano di percepir stipendi in questa maniera, non vuol dir altro che non è solo la poltica a prendersi i demeriti di uno sfascio nazionale. Fossi l'amministratore delegato della Conad o della Galbani e qualche creativo s'azzardasse a propormi degli storyboard del genere, propenderei per dei plotoni d'esecuzione immediati: con la cultura non si improvvisa né si scherza, soprattutto quando attiene a fatturato e consumi. E, cazzo, come siamo messi male.
Commenti